RACCONTO DELLE ESCURSIONI

GO! Il Giro dell'Orsiera

Giacomo, Aurelia, Alessandra, Alberta, Giorgio, Pino, Renato: sono stati loro i protagonisti della prima edizione del trekking GO! il Giro dell’Orsiera, promosso dal Parco Naturale Orsiera-Rocciavrè insieme ai rifugi presenti all’interno dei confini dell’Area Protetta (Amprimo, Balma, Selleries, Toesca, Valgravio) e all’agenzia di viaggi Vivimont di Coazze.

Il trekking si è svolto dal 13 al 18 agosto 2007 con partenza da Forno di Coazze, in val Sangone.

Il primo giorno in un’atmosfera ovattata per via della nebbia, il gruppo accompagnato dalla Guida del Parco, ha affrontato la salita al rifugio Balma portandosi quindi in quota e lasciandosi alle spalle l’afa della pianura. Al termine dell’ascesa, dopo circa 3 ore, il rifugio Balma: la sera ha regalato una vista stupenda sulle luci della pianura e ha fatto supporre che la giornata successiva sarebbe stata all’insegna del bel tempo.

Alle 8,00 della mattina successiva il gruppo si apprestava a partire alla volta del colletto del Robinet. Il cielo terso e la fresca aria del mattino rinfrancavano gli animi permettendo ai nostri di raggiungere in poco più di 2 ore il colle; da lì non è stato difficile salire in cima al Robinet dove pascolavano tranquillamente una decina di stambecchi.



Foto di rito e poi di nuovo in marcia, scendendo in val Chisone alla volta del rifugio Selleries.

La terza tappa ha regalato un incontro inatteso: sulla salita per il colle del Sabbione si è potuto ammirare il gregge di Fulvio. Capre, pecore con agnelli al seguito, i cani da guardiania forniti dal Parco ai pastori: un fiume che risaliva i versanti della montagna in direzione del colle di Malanotte.

Dal colle del Sabbione, la vista ha spaziato distante sul Rocciamelone, il Moncenisio e oltre, fino ai ghiacciai della Vanoise.

Tempo di un breve pasto e poi si è ripartiti per scendere, questa volta, in valle di Susa e raggiungere il terzo rifugio: il Toesca.

La mattina, uno sguardo al cielo non ha promesso il cielo limpido del giorno precedente,quindi alla dura salita per raggiungere porta du Chiot si è privilegiata una discesa più morbida per raggiungere il rifugio Amprimo e la giornata ha offerto momenti di puro riposo al gruppo affaticato da 3 giorni di cammino e quasi 2000 metri di dislivello in salita.


Tappa gradevole e fresca, il quarto giorno vede il gruppo camminare leggero sotto l’ombra degli alberi lungo il sentiero dei Franchi. La Certosa di Monte Benedetto rappresenta la tappa intermedia del tragitto giornaliero: visita dell’antico complesso monastico, pranzo e partenza per il rifugio Valgravio, dove si sarebbe passata l’ultima notte.

Ultimo giorno di giro: lunga passeggiata attraverso il bosco di maggiociondoli in prossimità dell’alpe di Piansignore e poi in graduale salita giungendo all’alpe di Fumavecchia. Da qui la salita si è fatta più erta mettendo a dura prova le gambe, ormai stanche per i giorni di cammino, fino a raggiungere Pian dell’Orso.

Nuovamente in val Sangone il gruppo è sceso alla borgata Tonda, meta finale del Giro dove c’erano ad attendere i partecipanti un rappresentante dell’agenzia Vivimontviaggi e una seconda Guida del Parco che hanno riportato i partecipanti, stanchi ma soddisfatti per l’impresa svolta, alle auto lasciate 6 giorni prima a Forno di Coazze.